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La curiosa storia del bracciale tennis e perchè piace così tanto

Che tipo di bracciale va per la maggiore oggi? Sicuramente tra le tendenze più interessanti degli ultimi tempi non si può non annoverare il bracciale tennis. Un gioiello dalla storia curiosa che ha conquistato donne (e uomini) per le sue caratteristiche uniche.

In principio fu l’eternity. No, non stiamo cambiando argomento! Ma quel bracciale luminosissimo composto da tante pietre preziose incastonate e caratterizzato dalla chiusura a scomparsa, si chiamava proprio bracciale eternity. Il motivo? Proprio la sua particolare chiusura che rendeva il gioiello luminoso a 360 gradi, come si suol dire.

Poi avvenne un fatto curioso. Era il 1987 e si svolgevano a New York gli US Open di tennis. Nel corso di un match Chris Evert, valente tennista americana (numero uno delle classifiche ufficiali per sette anni, tra gli anni 70 e 80) perse il suo braccialetto portafortuna durante un match. La partita fu momentaneamente sospesa per permettere alla tennista di recuperare il suo prezioso amuleto, fu proprio in quel frangente che le telecamere inquadrarono il brillantissimo braccialetto.

bracciale tennis - versione con pietre scure

Il carisma mediatico della Evert (oggi apprezzata commentatrice tv) ed il marketing delle case orafe, non ci misero molto a notare l’apprezzamento del pubblico per quel gioiello e decisero di chiamarlo bracciale tennis.

Da allora fino ad oggi la sua “opulenza” di pietre unita ad un design minimale ha reso questo braccialetto un oggetto “must have” che negli ultimi tempi sta vivendo una sorta di seconda giovinezza.

Piace, piace molto e non solo alle donne. La sua versione con pietre nere e struttura un po’ più robusta adorna sempre più convintamente anche polsi maschili.